COME IDENTIFICARE UNA GEMMA
Per l’identificazione di una gemma bisogna disporre di
strumentazioni che sotto in elenco, danno i parametri utili a determinare il quadro delle caratteristiche della gemma.
LENTE A 10X
La prima indagine viene svolta con l’osservazione alla
Lente di ingrandimento a 10X studiata per deformare il meno possibile
La gemma osservata.
Si osservano sulla pietra eventuali abrasioni superficiali
caratteristiche interne come inclusioni, effetti ottici, si possono svelare pietre composite come doppiette o triplette, colorazioni indotte, in particolare si apprezza la qualità della gemma e l’accuratezza del taglio
POLARISCOPIO
Al polariscopio, con l’ausilio di una particolare lente (conoscopio) è possibile anche determinare l’orientazione dell’asse ottico
all’interno della nostra gemma. Il polariscopio viene anche utilizzato per fornire luce al rifrattometro
RIFRATTOMETRO
Strumento fondamentale per discriminare e riconoscere un gran
numero di gemme, misura una caratteristica ottica detta indice di
rifrazione, rappresenta la misura di quanto viene deviata la luce che
va ad incidere sulla superficie di una sostanza.
Nelle gemme si distinguono pietre monorifrangenti, birifrangenti uniassiche e biassiche; nel caso di pietre birifrangenti un altro parametro molto utile è la differenza tra i valori estremi di indice di rifrazione ovvero la birifrangenza.
I rifrattometri classici sono in grado di rilevare valori fino a 1,84 in
dipendenza anche dal liquido di contatto che viene utilizzato, entro
questi valori si trova comunque la maggioranza del materiale
utilizzato in gemmologia.
Il diamante esce da questa misura, cosi come gran parte delle sue imitazioni.
BILANCIA
Una bilancia di precisione è necessaria per valutare la massa della nostra gemma che normalmente deve essere espressa in carati; il carato corrisponde a 0,20 grammi; per materiali molto pregiati il carato viene
suddiviso in centesimi di carato che vanno sotto il termine di “punti di carato”.
Con la bilancia possiamo anche valutare la densità di un materiale. Parametro fondamentale per discriminare soprattutto le pietre opache o traslucide quali le giade e le sue imitazioni.
Per valutare la densità di una gemma si sfrutta il principio di Archimede valutando un rapporto tra la misura della massa effettuata in aria e la
stessa effettuata con la gemma immersa in acqua, la differenza di questi due valori è oggettivamente il valore del volume del liquido
spostato.
Utilizzando acqua distillata (considerandola quindi con densità pari a 1) si ottine la densita della gemma analizzata.
MICROSCOPIO
Il microscopio da gemmologia presenta particolari caratteristiche di
gestione della luce, quello più frequente è il microscopio “in campo oscuro”
in questo modo la luce giunge alla pietra con una direzione inclinata
rispetto alla tavola e permette di esaltare e meglio osservare le
caratteristiche interne di una gemma. E’ proprio con l’osservazione delle
caratteristiche interne che è spesso possibile discriminare una gemma
naturale da una sintetica, a volte è addirittura possibile stabilire la
provenienza di una gemma. L’analisi di queste caratteristiche interne
permette poi di classificare e riconoscere univocamente la nostra pietra,
l’accurata descrizione di questi aspetti costituisce una sorta di carta di
identità di una gemma.
Si possono osservare inclusioni di tipo cristallino, zonature di crescita,
geminazioni inclusioni fluide mono, bi o trifasiche, presenza di eventuali
coloranti all’interno di fratture, trattamenti al laser per eliminare inclusioni
nei diamanti, testimonianza di trattamenti termici nei corindoni.
LAMPADA DI WOOD
Attraverso l’osservazione dell’eventuale fluorescenza ai raggi ultravioletti si possono discriminare con facilità numerose imitazioni di gemme di largo uso.
Quasi tutte le paste vitree mostrano una vivace fluorescenza agli
ultravioletti e permettono in questo modo di distinguere rapidamente una acquamarina da un vetro.
I rubini sono tutti fluorescenti (sia il naturale che il sintetico), recenti
studi stanno però mostrando che la fluorescenza ad onde corte permette di riconoscere alcuni trattamenti termici subiti dalle gemme.
Anche l’ambra mostra una viva fluorescenza a differenza di alcune sue imitazioni in plastica o bakelite
Gli strumenti elencati sono quasi sempre sufficienti a riconoscere e classificare la maggior parte delle gemme in commercio, per una completa perizia di tipo gemmologico sono però necessarie altre strumentazioni per garantire un quadro completo e interamente caratterizzante la vostra gemma:
Calibro di precisione per rilevare le misure della gemma possibilmente al centesimo di millimetro
Dicroscopio utilizzato per valutare l’eventuale dicroismo (necessario ad esempio per riconoscere una tanzanite non trattata termicamente)
Spettroscopio a visione diretta, si dà lettura dello spettro di emissione-assorbimento caratteristico di una gemma (con questo è possibile riconoscere eventualmente se uno zaffiro è naturale o sintetico).
Rubini a poco prezzo “Veri o Falsi?”
Se avete la pazienza di leggerla, questa sintesi è riportata per poter contribuire nel fare chiarezza sull’argomento Rubini, sono un collezionista e amante del settore e spero di contribuire sull’argomento, tengo ha precisare che non voglio in alcun modo, creare competizioni, o fare il professore (del tipo io so tutto e capisco tutto), a mio avviso nella vita non si finesce mai di imparare.
Ci sono molti fattori che determinano il prezzo di una pietra come il rubino sia di piccola che di grande caratura, in sintesi ne espongo alcuni senza entrare nei minimi particolari di nozioni tecniche, cerchero di accennarli in parole povere e facili da comprendere a tutti.
Tante persone sono convinte che una pietra come il rubino deve avere un costo elevato, altrimenti se costa poco usano le parole “è falso”, mi spiego meglio, esistono in commercio rubini:
· Rubini naturali che sono come madre natura li a concepiti, che non hanno subito alterazioni alla loro natura
· Rubini naturali che hanno subito alterazioni alla loro natura al fine di migliorarne l’aspetto estetico e vengono definiti trattati ( alcuni esempi di trattamento: riscaldamento – termodiffusine - otturati (lead glass filling) ecct. Troverete in rete tutte le informazioni al riguardo.
· Rubino non naturali costruiti dall’uomo :
· Sintetico - rubino creato in laboratorio
· Imitazione - fatta con materiali che assomigliano al rubino naturale
· Ricomposite - doppiette o triplette ecct, vari strati di materiali differenti, incollati, fusi tra di loro, i materiali possono essere pietre naturali in combinazione con altri strati di pietre naturali o sintetiche.
Dopo questa premessa escludiamo subito dall’argomento:
RUBINI NATURALI CHE NON HANNO SUBITO ALTERAZIONI ALLA LORO NATURA
SINTETICO-IMITAZIONE-RICOMPOSITE
torno al perchè dei rubini a poco prezzo veri o falsi?
1. Controllate nel dettaglio descrizione “Trattamenti” il fattore del prezzo basso è determinato dal trattamento subito
2. Alcuni venditori per garantire che l’oggetto acquistato sia quello descritto, forniscono personali garanzie scritte, a mio avviso nulla da eccepire se il venditore è serio, onesto e corretto nella descrizione di quello posto in vendita.
3. Un piccolo accenno anche per la caratura, pietre di una consistente caratura, ma trattate si troveranno a costo basso.
4. Anche i passaggi fanno lievitare il prezzo: importatori, grossisti, rappresentanti e cosi via, acquistare online alcune volte taglia i costi.
Concludendo i fattori accennati determinano il prezzo della pietra, pertanto se trovate pietre cosidette trattate e correttamente descritte con un prezzo basso quelle pietre sono: Rubini naturali che hanno subito alterazioni alla loro natura al fine di migliorarne l’aspetto estetico e vengono definiti trattati, l’importante è che nell’acquisto ne siate a conoscenza.
Il problema non è il prezzo basso delle pietre correttamente descritte, ma nelle inserzioni online perchè non vengono sempre menzionate quelle caratteristiche essenziali della pietra e spacciate per quello che non sono:
· I trattamenti, se nell’inserzione non riporta il tipo di trattamento l’acquirente ignaro crede di comprare un rubino non trattato e magari pure bello (a basso prezzo non esiste) oppure riportano la descrizione non trattata (a basso prezzo non esiste) il prezzo poi varia anche secondo il tipo di trattamento che in seguito cerchero di esporre più dettagliatamente
Pertanto fate attenzione, perchè c’è sempre qualcuno in agguato che vuole rifilarvi il bidone o il cosidetto pacco.
Controllare sempre attentamente quello che acquistate, ponete tutte le domande che riterrete opportune, un serio, onesto e preparato venditore soddisferà tutte le vostre domande e fugherà ogni vostro dubbio.
Nel caso in cui voi decidiate di acquistare per investimento o altro un rubino naturale non trattato, a mio parere, sarà opportuno che la pietra acquistata sia sigillata e accompagnata da completo certificato gemmologico di un istituto di analisi gemmologiche attendibile.
Per i neofiti collezionisti di pietre consiglio di premunirsi prima degli strumenti opportuni per l’dentificazione: come Rifrattometro, microscopio, polariscopio. spettroscopio, bilancia e cosi via, su quali acquistare e come usarli sarebbe meglio frequentare un corso iniziale base introduttivo al riconoscimento delle gemme di colore altrimenti per chi volesse cimentarsi tramite internet esistono molti siti che espongono pubblicazioni dettagliate di approfondimento in merito.
In caso contrario acquisti sbagliati o bidoni continui alla fine supereranno di molto il costo degli strumenti necessari.
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